tàcca s.f. macchia. Tacca de ozu, de tinta macchia d’olio, d’inchiostro, di tinta. | Ponner tacca macchiare. Anche al fig. Si ti toccat cun cussos poddhighes imbrastiados ti ponet tacca se ti tocca con quelle dita sporche ti macchia. Zertas malas assiones ponen tacca certe cattive azioni lasciano, imprimono la macchia. Anche ricevere macchia. Oro nettu no ponet tacca l’oro vero non riceve macchia. Anche al fig. | Lassare sa tacca lasciare la macchia, l’impronta. | tr. Andharendhe sa tacca levare la macchia. Andhandhe cusa tacca dai su ’entone leva quella macchia dalla camicia. | intr. scomparire. Custa tacca no ndhe chered andhare questa macchia non vuole scomparire. Custa est una tacca chi no ndh’andhat lestra questa è una macchia che non va via presto. | Tacca, intacco, taglio. Sos antigos chi no ischian iscriere faghian pro contare sas taccas in sos fustes i nostri vecchi che non sapevano scrivere, per contare facevan delle tacche sui bastoni. Sa tacca de sa fiama de sa resolza la tacca della lama del coltello. | Andhare a tacca andare a punto fisso, andar fino, con esattezza. | Dare una cosa a tacca dare a misura e a peso, non più né meno. Li dana su mandhigu a tacca gli danno il cibo pesato e misurato. Li dan su ’inari a tacca gli danno i danari contati.