seràre tr. sentire, avvertire. Hapo seradu su duttore passendhe ho sentito passare il dottore. Serare sa fera levare, sentire la fiera, dei cani. | rifl. Seraresi ravvedersi, rinsavire; conoscere se stesso. Maleventurada! no si serad annuddha poveretta! non conosce se stessa. Si ti fisti seradu no dias haer faeddhadu in cussu modu se ti fossi pesato da te stesso non parleresti a codesto modo. | Farsi sentire. Su parracu candho passad in carrera già si serat quando il parroco passa per la strada si fa sentire. | Seràrela soffrire, temere. Poveru diaulu, in cust’ijerru la serat poveretto, in quest’inverno soffre molto. Si li capitat cussa disgrascia la serat se gli capita quella disgrazia starà male. Ocannu la seran fina sos ricchizolos quest’anno ne soffriranno anche i benestanti. Anche seraresìla: s’andhad a su monte cun custu nie si la serat se va alla montagna con questa neve la sente. | Accorgersi di una cosa. E tue mancu a tindh’esser seradu (Cossu). No mi so seradu de nuddha.