prèndhere tr. legare. Prendhe su caddhu a sa loriga lega il cavallo alla campanella. Prendhe forte, chi sinò s’isolvet lega forte, che se no si scioglie. | Al fig. S’es presu isse matessi s’è legato, vincolato egli stesso. | Prendher a paraulas legare, vincolare a parole. Est un’omine chi no lu prendhen a paraulas è un uomo che non si lascia legare a parole. | Prendher in paraulas confondere nel parlare. Cuss’omine no lu prendhen in paraulas quell’uomo non si lascia confondere nel parlare. | Prendher s’àinu comente (inue) narat su padronu legar l’asino dove vuole il padrone. | A prendher si prendhen sos ainos legare, si legano gli asini, non gli uomini. | S’es lassadu prendher che molente s’è lasciato legare come un somaro. | rifl. Est un’omine chi no si prendhed in paraulas è un uomo che non si confonde parlando. | ass. concludere. Oe, finalmente, hamus presu, devimus prendhere oggi finalmente abbiamo concluso, dobbiamo concludere, definir tutto → ligàre. || lat. prehèndere.