mèda agg. molto. Meda pane, casu, petta, zente molto cacio, pane; molta carne, gente. Al pl. Medas: medas omines, medas feminas molti uomini, molte donne. Se è posposto al nome rimane invariabile al singolare come avverbio. Omines meda, feminas meda molti uomini, molte donne. Qualche volta resta invariato anche se precede: meda ’ias, meda ’oltas accanto a medas vias, medas voltas molte volte. | avv. Meda mannu, bellu, riccu; sabiu, prudente, birgonzosu meda molto grande, bello, ricco, savio, prudente, vergognoso. Istudiat, trabagliat, suffrit meda studia, lavora, soffre molto. | Su chi mi deved es meda quel che mi deve è molto. Nè pagu nè meda né poco né molto. | sost. Su pagu no es chei su meda il poco non è come il molto. Isse s’ha leadu su meda e a mie m’ha lassadu su pagu egli s’è preso il molto e a me ha lasciato il poco. || Da meta bica, acervo, quindi molto (C.S.P.). | Anche meta. Bendher a sa meda o a s’usanzia vendere secondo la meta o secondo l’usanza (Seche). || ebr. meod (Spanu), lat. meta.