ingullìre tr. inghiottire, ingollare, trangugiare. Che puddha ch’ingullit muccu come gallina che divora il moccio e lo scaracchio, avidamente. Ingullìreche: ingullireche su mossu inghiottire il boccone. Al fig. Ite mossu, ite buccone chi ch’had ingullidu! che amaro boccone ha inghiottito! | Ingullìreche sa salia inghiottire la saliva, aver l’acquolina in bocca. Sos ateros mandhighende, e issa, poveritta, ingullendheche sa salia gli altri mangiano, ed essa, poveretta, ha l’acquolina in bocca. | Sa gherra si ch’had ingullidu tota sa ricchesa de sa nassione la guerra ha inghiottito tutte le ricchezze della nazione. | intr. ass. Est a sos ultimos e no ingullit pius è agli estremi e non può più inghiottir nulla. No podet ingullire non può inghiottire. Cussu no es vonu sinò a ingullire quello non è buono più che a ingollare, ingozzare. | Al fig. Ingulli e mudu inghiotti, ingozza e taci. Mi toccat dogni die de ingullire e crebare mi tocca tutti i giorni inghiottire e schiattare.