in prep. sempl. è usitatissima in vari complementi. Di luogo. In domo, in carrera, in piatta, in cheja, in sa tanca in casa, sulla via, in piazza, in chiesa, nel chiuso. | Anche per su. In sa banca, in su pamentu sulla tavola, sul pavimento. In sa conca sulla testa. | Di tempo. In custu mese, in tres dies in questo mese, in tre giorni. | Di materia. Recamare in seda, tribagliare in linna (o in sa linna), in ferru (o in su ferru) ricamare in seta, lavorare nel legno, nel ferro. | Di condizione. Essere, vivere in povertade, in miseria, in paghe, in s’abbundhanzia, in sa ricchesa essere, vivere nella povertà, nella miseria, in pace, nell’abbondanza, nella ricchezza. | Di numero. Fimus in tres, l’hana mortu in duos, l’hana messadu in sette eravamo in tre, l’hanno ucciso in due, l’hanno mietuto in sette. | Maniera. In presse, in battor e battor otto, in odiu, in paghe e amore in fretta, in quattro e quattr’otto, in odio, in pace e amore. | Per indicare attitudini, capacità, sentimenti. Bravu in latinu, istruidu in fisica, haer in odiu, esser in suspettu bravo in latino, dotto in fisica, aver in odio, essere in sospetto. | Il fine. Iscriere, ponner cantones, faeddhare in bantu, in ispreju scrivere, cantare, parlare in lode, in vanto, in disprezzo. | Il modo con cui si cucina o si veste. In umidu, in camija, in cappotto, in mudandhas, in manigas de camija, in turbatta, in berritta, in sumbreri in umido, in camicia, in maniche di camicia, in mutande ecc. | La divisione. In sette, in partes uguales, in battor partes in sette, in parti uguali, in quattro parti. | L’effetto. In dannu, in favore, in vantaggiu, in minispressiu in danno, in favore, in vantaggio, in disdoro. | Cambiamento, mutazione. Cambiare in serpente, s’amore in odiu, sa virtude in vissiu cambiare in serpente, l’amore in odio, la virtù in vizio. | Il colore. Tingher in ruju, in grogu, in nieddhu tingere in rosso, in giallo, in nero. | Si prepone all’infinito. In su andhare, in su mandhigare, in su iscriere nell’andare, nel mangiare, nello scrivere. | prep. artic. In su, in sa, in sos, in sas nel, (nello) nella, nei (negli), nelle. | Si usa moltissimo come prefisso nella formazione delle parole, e significa negazione. Abbile, inabbile, abbitabbile, inabbitabbile, capazze, incapazze. L’n dinanzi alle labiali diventa m: imbiancare, imbacchiddhare, impuru, impiu, imperfettu; dinanzi ad altra m si assimila: immaculadu, immancabbile, immensu, immobbile.