còsta s.f. costa, costola. S’ha truncadu duas costas s’è rotto due costole. | Zoccare, crebare in costas scoppiare. | In costas! possa scoppiare! si dice di uno che scorreggia. La frase completa è: ti ch’’essad in costas. Anche mandhigare fin’a che li ’essire in costas mangiare a crepapelle. B’haiad alimentu fin’a che li ’essire in costas c’era di che mettere in corpo fino a scoppiare. | Truncare sas costas a unu dargli botte sonore. Si no la finis ti trunco sas costas se non la smetti te le do sode. | Costa de su monte costa della montagna. Sa ’inza mia est in costa la mia vigna è situata sulla costa del monte. Andhare costa costa costeggiare. | Foglia di certe erbe. Costa de lattucca, de ’ardu foglia di lattuga, di cardi. | Parete di certi recipienti. Sas costas de sa mesura, de su bungiu i fianchi, le pareti della misura, del bugno. | In fundhu e in costas nel fondo e sui fianchi. | Bessire in costas uscire per vie straordinarie, per valichi e passaggi malagevoli. Si no ti ch’’essis volontariamente inue ses intradu ti che fatto ’essire in costas se non vai via per dove sei entrato ti faccio saltar io muri e siepi. Al fig. Bessireche in costas sproloquiare. Isse ch’’essit sempr’in costas, no istat mai in s’argumentu egli sproloquia sempre, non sta mai in carreggiata. | Bessire dai costas uscire dalle costole. Dà’, chi no ti ’essit dai costas dammelo, che non è poi roba tua. Di un avaro si dice, quando spende qualche cosa: comente chi li ’essat dai costas. | De costa e de atta qua e là, a zonzo.