coghinàre tr. (raro) cucinare. Più com. → còghere. | intr. Mamma est intro coghinendhe la mamma è dentro che cucina. Sa teracca nostra no ischit coghinare la nostra serva non sa cucinare. Sa nostra invece coghinat bene la nostra, invece, cucina bene. | Coghinare significa anche pusignare, vale a dire mangiare a una certa distanza dalla cena, ciò che si fa generalmente la notte di Natale, prima o, più spesso, dopo la Messa di mezzanotte. Ocannu, a missa ’e puddhos, hamus coghinadu in domo de su vicariu quest’anno, la notte di Natale, abbiamo pusignato in casa del parroco. | Coghinare è anche l’indurirsi del pus, il suppurare. Sa bua no had ancora coghinadu l’ascesso non è ancora maturo. Al fig. di pena, dispiacere, dolore. Innanti pariad allegra, ma sa pena l’es coghinendhe a pagu a pagu prima sembrava allegra, ma la pena sta marcendo nel suo cuore a poco a poco.