cadrèa s.f. sedia, seggiola, cattedra, seggio, soglio. Cadrea de linna sedia di legno. Cadrea de domascu sedia indamascata. | Leare cadrea prender possesso del benefizio parrocchiale. Daghi ha leadu cadrea su fizu, fulana s’est intetterada da quando ha preso possesso della parrocchia il figlio, la tale s’è gonfiata di superbia. Preideru mortu cadrea leada morto il parroco ci sarà un altro parroco. Per estens. si dice di quanti sostituiscono un altro in un dato posto o impiego. Si dice anche quando uno si leva da sedere per sbrigar qualche faccenda e subito un altro occupa il suo posto. | Ponnersi in cadrea servirsi della seggiola propria in chiesa. Si diceva anticamente quando solo le signore avevano la loro seggiola in chiesa e tutte le altre donne s’inginocchiavano e si sedevano sul nudo pavimento. Quindi la frase aveva il significato particolare di imbrancarsi in una classe distinta forse senza averne il diritto. Sa tale s’es posta in cadrea, es passada a segnora la tale si serve della propria seggiola in chiesa, è diventata signora. Esser in cadrea vale quasi lo stesso. Est in cadrea in cheja, cheret narrer chi si la sentit ha la sua seggiola in chiesa, vuol dire che se la sente. || sp. cadera.