bi partic. agg. ci, vi. | avv. di luogo, stato in luogo e verso un luogo. L’hapo chircadu in cheja e no bi fit l’ho cercato in chiesa e non c’era. No bi andho! non ci vado! | In complementi indiretti, a una cosa, a questo, a quello. No bi tenzo, no bi penso non ci tengo, non ci penso. | A mi cojuare no bi penso non penso a maritarmi. | Negli imperativi si pone in fine al verbo, cogli altri tempi si colloca staccato prima dalla voce verbale. Àndhabi, andhàdebi, pènsabi, pensadebi! Toccad a tie a bi pensare; si no bi pensas faghes male. Fàghebi unu covaccu; si no bi faghes unu covaccu; pensa de bi fagher unu covaccu. Solo quando l’infinito è in principio di frase si può attaccare al verbo come suffisso, ma è modo letterario; il popolo anche in quei casi lo premette al verbo. Andhàrebi es diffizile; pensàrebi no mi resessit. Il popolo: a b’andhare es diffizile, a bi pensare no mi resessit.