appizzigàre (tz) tr. appiccicare, attaccare, unire, congiungere. Appizzigare a salia o cun sa salia appiccicare con la saliva. Al fig. unire debolmente, con legame fragile, in unione non durevole. Unire due cose di cui l’una non ha che fare o ha poco da fare con l’altra. Contat sos esempios ei sa morale bi l’appizzigad a salia racconta gli esempi e la morale ve la appiccica con la saliva. | Appizzigare unu malu lumine, un’approvelzu, una mancia affibbiare un soprannome, una macchia, un’infamia. | Appizzigare unu male, una maladia, unu visciu attaccare una malattia, un vizio. Sos piseddhos s’appizzigan sos males ei sos viscios pari pari i ragazzi si comunicano a vicenda le malattie del corpo e dell’anima. | ass. Appizzigare come in it. Custa gomma no appizzigat questa gomma non appiccica. Attaccarsi, di malattie. Est una maladia ch’attaccat [sic], dà’ attenzione fa attenzione, è una malattia contagiosa. Aver attinenza, averci che fare. Su ch’ha nadu no appizzigad allogu ciò che hai [sic] detto non ci ha nulla che fare. Non ndh’appizzigat nè a muru nè a gianna non c’è né capo né coda, non attacca. Ite b’appizzigat custu? che ci ha da fare, questo? | Giovare, di istruzione, di educazione. Had unu bonu mastru, ma de sas leisciones no ndhe l’appizzigat nuddha. | Aggrapparsi, tenersi fermo, saldo. Appizziga a sa giua, mi’ chi ndhe rues! aggrappati alla criniera del cavallo, bada che caschi! Est unu chi b’appizzigat bene accaddhu è uno che sta saldo in sella. | Appizzigare appare unirsi in conversazione, in combutta. | rifl. Appizzigaresi attaccarsi. Daghi s’appizzigad es chei s’ambesua quando s’attacca è peggio della mignatta. Specialm. al fig. | Appizzigaresi appare ammassarsi, appiastrarsi, appiastricciarsi. | Acciuffarsi, accapigliarsi. Daghi si sun appizzigados appare no los han potidos ispartire dopo che si sono accapigliati non li han potuti spartire. Anche di disputanti, di poeti estemporanei. | Appizzigaresi a sas rejones suas attaccarsi alle proprie ragioni. | Appizzigaresi a su ferru ruju attaccarsi ai rasoi.