appedazzàre (tz) intr. rimettersi alquanto in salute, passarsela discretamente. Su malaidu es cominzendhe a appedazzare il malato comincia a rimettersi, s’è alzato, sbriga un po’ le sue faccenduzze. Candho fit cominzendh’a appedazzare, es ruttu in s’atera maladia quando cominciava a rimettersi, è caduto in un’altra malattia. Coment’istas? No b’ha male, so appedazzendhe come stai? Non c’è male, sono in piedi. | Anche sfaccendare, acciaccinarsi, attapinarsi, acciappinarsi, arrabattarsi. Poveru diaulu! istat sempre appedazzendhe, ma no concluit mai nuddha poveraccio! s’attapina, ma non conclude mai nulla. Has aju de appedazzare, poveru fisti e poveru dês esser! hai un bel affacchinarti, eri povero e sarai povero!