anzòne s.m. agnello. Anzone masciu agnello. Anzone femina agnella. Masedu che anzone, innozente che anzone mansueto, innocente come un agnello. Esser un’anzone esser mite come un agnello. A bi trattare es propriu un’anzone a trattare con lui è proprio un agnello, anche di altre bestie mansuete: custu ’oe, custu caddhu est un’anzone questo bove, questo cavallo è mansueto come un agnello. Anzone pascale agnello pasquale. | Anzone, e spec. al dim. anzoneddhu, è vezzeggiativo che si adopera per indicare una persona molto cara. Tue ses s’anzone mia tu sei la mia agnella, dirà poeticamente al suo idolo l’innamorato. S’anzoneddhu meu, s’anzoneddhu ’e mamma, s’anzoneddhu ’e domo l’agnellino mio, l’agnellino di mamma, l’agnellino della casa, dirà una madre al suo beniamino. | S’anzoneddhu! l’agnellino! si dirà ironicamente a un volpone. | Anzoneddhu ’e latte agnellino da latte. Anzone jerrile agnello nato nell’inverno e ammazzato un po’ adulto. Anzone berrile agnello nato in primavera. | Anzone muroninu il figlio del muflone. La femminetta è chiamata → bètta, bìtta, bìttera.