agùza 2 s.f. spilla, spillo. Culu de s’aguza il capo, il capocchio. Minudu che culu ’e aguza piccolissimo. Aguza ’e conca o de pilos spillone. Aguzeddha, aguzitta piccole spille. Giogu de aguzittas specie di gioco infantile. Si nascondono sotto un mucchietto di polvere delle spillette e poi vi si butta una pietra, le spillette che restano scoperte appartengono a chi ha dato il colpo. Giogare a aguzas, a aguzittas trastullarsi con detto gioco. | Mannu cantu un’aguza grande come una spilla. | Intrare, pungher che un’aguza pungere, penetrare come uno spillo. Per estens., cacciarsi in mezzo alla calca. Intrat chei s’aguza maccari bi siat totu su mundhu. Ficchiresi chei s’aguza, oltre che nel senso del precedente, si dice anche per rimanere impalato. Già ti ficchis chei s’aguza! Ficchidi cue chei s’aguza. | Aguza de s’orija fossetto dell’orecchio. | Aguza de s’archibusu punto, molla del cane. Aguza de Nostra Segnora scàndice, geranio. Aguza de santu Giuanne geranio. || sp. aguja.