affìere tr. stringere. Affiere sa manu, sos poddhighes, su punzu stringere la mano, le dita, il pugno. Affiere su nodu, sa vite, sa mossa, sa suppressa stringere il nodo, la vite, la morsa, il torchio. Pressare, comprimere. Affiere su casu (il cacio nella forma). Affiere s’oju fissare l’occhio; guardare attentamente; star attento. Affie s’oju a cuddha punta guarda attentamente a quella cima. Affie s’oju, si cheres chi no t’ingànnene sta attento, se vuoi che non t’ingannino. | rifl. Custu nodu, custa suppressa no si podet pius affiere questo nodo, questo torchio non si può stringere più oltre. In questo senso anche ass. Sa tenazza no affiet pius, non si podet pius affiere le tanaglie non stringono più oltre. | Affierla a unu tener fermo, mettere con le spalle al muro, insistere. Daghi bi l’hap’affissa ha cumpresu, s’es reduidu alle mie insistenze s’è persuaso. Forse dall’antica tortura d’infausta memoria: per indurre il paziente (a torto o a ragione) a confessare, si dava un tratto, si torceva, si stringeva la corda... | Affier de ojos sgranare, stralunare gli occhi, fissare con lo sguardo. | M’affiet su botte, su collare, su bulzu, sa calzetta di capi di vestiario che son troppo stretti, scarpe che stringono il piede, collo e polso della camicia, calze che stringono le parti da essi rivestite.